Gli uomini – certi uomini – prima si
immaginano un loro Dio, un Dio inesistente fatto a loro immagine e
somiglianza, poi lo invocano perché li
aiuti e infine si chiedono perché non intervenga, perché non risponda ai loro
appelli; e si sentono traditi, abbandonati.
Ma non sarebbe più semplice ammettere
che quel Dio, quell’immagine di Dio era sbagliata?
Prendiamo il caso degli ebrei, che in
tutta la loro storia credettero in un loro Dio tribale che li proteggeva, che
stringeva alleanze con il loro popolo, che guidava i loro eserciti, che li
preferiva a tutti gli altri popoli – e poi hanno subito persecuzioni di ogni
genere, culminate nello sterminio nazista.
Chiunque altro, qualunque essere
razionale, di fronte a milioni di morti, avrebbe concluso che quel Dio era una
fantasia irreale, un sogno della mente. E molti non ci credono più. Ma alcuni,
i fondamentalisti, continuano a far finta di niente.
Uno scienziato - e un uomo normale - devono arrendersi
all’evidenza: prima formulano un’ipotesi e poi la verificano nella realtà. E se la
realtà li contraddice, devono cambiare l’ipotesi.
Ma il fedele oltranzista no. Continua
a credere nonostante l’evidenza contraria.
Dobbiamo dunque concludere che questo
tipo di fede è un vero e proprio disturbo mentale. Che cosa direste di uno che
crede di essere amato da una persona che invece è del tutto indifferente? Come
minimo, che è un illuso. Che cosa direste di un individuo che crede di essere
il figlio di un certo padre, mentre l’esame del dna lo contraddice? Come
minimo, che è un idiota.
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