Se meditare significa sperimentare la
vita nel momento presente senza l’interferenza dei pensieri, nel momento in cui
scriviamo o riflettiamo su questa esperienza, non la stiamo facendo. Come
dicevano i taoisti, “il Tao che può essere espresso non è il Tao.”
Si può viverlo, sperimentarlo, ma non
parlarne. Più se ne parla, più ci si allontana da esso. Se pensiamo alla
meditazione, come in questo momento, non stiamo meditando.
Se invece ci concentriamo sull’istante
presente – il respiro, una sensazione, un suono, una luce, la nostra stessa
consapevolezza, il nostro essere presenti, il nostro essere qui e ora… -, in
quel momento stiamo meditando, o stiamo cercando di farlo.
Ciò non toglie che anche leggere,
ascoltare discorsi sulla meditazione o scriverne possono essere stimoli utili.
Perché, se non se ne parla affatto, è peggio: non si incomincia neppure.
Questo e' verissimo, diceva un saggio " parlare non serve a tanto, pero' ti fa capire che c'e' un altro modo di vivere"
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