Fare del bene, fare beneficenza non è
difficile: basta avere la volontà e i soldi. Ma bisogna vedere le motivazioni.
C’è chi la fa per essere stimato, chi per un dovere religioso e chi per avere
una ricompensa nell’aldilà. Ed è ovvio che chi è ricco ha più possibilità e
meno meriti.
L’autentica motivazione, però, ha
un’altra causa: nasce quando ci si identifica con gli altri, quando si capisce
e si sente che abbiamo tutti un’unica origine e un’unica natura.
È
noto che i criminali non
hanno questo tipo di sensibilità. Possono sfruttare, torturare e uccidere perché
non riconoscono la comune umanità, perché non vedono gli altri come se stessi.
Finché non si arriva a questa presa
di coscienza, la motivazione sarà sempre egoistica. Senza speranza.
Nessun commento:
Posta un commento