Vedendo la fatica, la durezza –
talvolta l’eroismo (o forse la cocciutaggine) - con cui si afferma e prosegue
la vita sulla terra (quante donne morte, quanti bambini sacrificati, quante fini
precoci, quante malattie, quanta precarietà, quanta sofferenza, quante tragedie…),
possiamo domandarci: “Ma Dio è il datore della vita, o la vita si afferma
contro Dio?”
Un Dio che avesse voluto la vita non
avrebbe creato tanti ostacoli.
Oppure, è un Dio che ha dato il “la”,
lasciando poi che tutto andasse avanti da solo. Si è assentato.
Certo, non c’è traccia di un Dio solo protettore, di un Dio perfetto che crea
un simile disastro..
O forse Dio è esattamente ciò che
sperimentiamo e vediamo, incerto anch’esso. Un Dio che emerge.
Inutilmente i teologi hanno gettato
la colpa sulle spalle degli uomini. Gli uomini hanno le loro colpe. Ma le hanno
perché il marchio di fabbrica è quello che è.
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