In particolare, la mattina appena
svegli, quando le onde di pensieri sono più lente, eseguiamo l’esercizio dei
ventun respiri.
Proviamo a contare 21espirazioni o
inspirazioni, controllando fino a dove arriviamo prima che si formi un
pensiero. Sette? Nove?... O, meglio ancora, poiché il contare o il controllare
sono anche’essi atti mentali, mettiamo un contaminuti e vediamo quanto a lungo
riusciamo a non pensare, a lasciare la mente sgombra.
In fondo, sedere in silenzio (di
parole, di pensieri e di atti di volizione) è la base della pratica. Anche
quando ci troviamo in un gruppo.
Stare in un gruppo di meditazione
senza parlare è un’esperienza di profonda e insolita comunicazione.
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