giovedì 28 luglio 2016

Il prezzo della felicità

Affamati di durata, di consistenza, di permanenza e di solidità, vorremmo afferrare le esperienze più belle e renderle eterne, cancellando tutto ciò che non ci piace. E così sogniamo - e creiamo - paradisi e inferni.
Ma la realtà è un insieme di esperienze diverse, una mescolanza, un’alternanza, un cambiamento continuo. È dunque instabile, transitoria e contraddittoria per definizione.
Questo non ci piace. Non riusciamo ad accettare che le cose vadano così. Vorremmo scegliere da fiore a fiore, prendendo i sapori più dolci e scartando quelli più aspri.

Ecco l’illusione, alimentata da una cultura che vorrebbe ottenere la felicità senza pagarne il prezzo.
Meditare è vedere l'insieme. E poi accettarlo.

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