Papa Bergoglio sostiene che questa
non è una guerra di religione, ma una guerra di interessi, perché in realtà
tutte le religioni vogliono la pace. Purtroppo, la distinzione fra interessi e
religione, fra Cesare e Dio, fra politica e fede, non è chiara a nessuno, tanto
meno ai religiosi, che s’intromettono in qualsiasi campo e vogliono comandare
in ogni questione, dal divorzio all’aborto, dalla contraccezione all’eutanasia,
dalle unioni civili all’omosessualità, dai salari alle tasse, dai governi alle
amministrazioni locali, ecc.
Una guerra di religione è sempre
anche una guerra di interessi, così come dimostrano le antiche crociate.
Certo, un Papa non può ammettere che
le religioni contribuiscano e abbiano sempre contribuito a dividere gli uomini
e a seminare zizzania. Chi pensa di essere il depositario della verità non
accetta le verità degli altri.
D’altronde, come non vedere che si
tratta propria di una guerra di religione quando due fanatici musulmani hanno da
poco assassinato un prete sull’altare?
Chi ha una fede guarda con ostilità e
con malcelata antipatia le fedi altrui. Qualcuno sbaglia. Chi sarà?...
Le religioni sono sempre state motivo
di contrapposizione e di guerra. Gli stessi cristiani hanno perseguitato tutti
gli altri credenti e hanno distrutto con le buone o con le cattive le religioni
dei popoli che andavano a conquistare, da un continente all’altro.
Che cosa diceva Gesù? “Non sono
venuto a portare la pace, ma una spada”. In questo era un profeta.
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