giovedì 28 luglio 2016

La croce e la spada

Papa Bergoglio sostiene che questa non è una guerra di religione, ma una guerra di interessi, perché in realtà tutte le religioni vogliono la pace. Purtroppo, la distinzione fra interessi e religione, fra Cesare e Dio, fra politica e fede, non è chiara a nessuno, tanto meno ai religiosi, che s’intromettono in qualsiasi campo e vogliono comandare in ogni questione, dal divorzio all’aborto, dalla contraccezione all’eutanasia, dalle unioni civili all’omosessualità, dai salari alle tasse, dai governi alle amministrazioni locali, ecc.
Una guerra di religione è sempre anche una guerra di interessi, così come dimostrano le antiche crociate.
Certo, un Papa non può ammettere che le religioni contribuiscano e abbiano sempre contribuito a dividere gli uomini e a seminare zizzania. Chi pensa di essere il depositario della verità non accetta le verità degli altri.
D’altronde, come non vedere che si tratta propria di una guerra di religione quando due fanatici musulmani hanno da poco assassinato un prete sull’altare?
Chi ha una fede guarda con ostilità e con malcelata antipatia le fedi altrui. Qualcuno sbaglia. Chi sarà?...
Le religioni sono sempre state motivo di contrapposizione e di guerra. Gli stessi cristiani hanno perseguitato tutti gli altri credenti e hanno distrutto con le buone o con le cattive le religioni dei popoli che andavano a conquistare, da un continente all’altro.
Che cosa diceva Gesù? “Non sono venuto a portare la pace, ma una spada”. In questo era un profeta.


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