giovedì 3 ottobre 2019

Superare la divisione


Se volete il Dio della pace, dovete prendervi anche il Dio della guerra; se volete il Dio della misericordia, dovete prendervi anche il Dio della violenza; se volete il Dio dell'amore, dovete prendervi anche il Dio dell'odio... Non c'è via d'uscita. Tutto ciò che entra in questo mondo non può che essere duale. Anche l' "altro mondo, che è solo l'altra faccia di questo mondo, non può che prevedere paradisi e inferni, salvezze e perdizioni, premi e castighi. Non c'è via d'uscita. Sono tutti prodotti della mente.
       Piacere-dolore, bene-male, essere-non essere, vita-morte, ecc… non c'è modo di sfuggire alla trappola del conflitto e della contrapposizione.
       Naturalmente questo dualismo è ciò che la mente umana pensa. Per avvicinarci alla realtà dovremmo dunque smettere di concettualizzare, e renderci conto dell'intero meccanismo. Dopo aver tanto pensato, già questo sarebbe un risultato formidabile.
       Ma i piccoli esseri umani, con le loro religioni e le loro filosofie, con le loro menti primitive, sono ancora impregnati di dualismo, e quindi sono tutti presi dalla competizione e dalla lotta. E non sono capaci nemmeno per un attimo di astrarsi da questo mondo per concepire e contribuire a creare qualcosa di meglio. Eppure, questa è il loro primo dovere, la prima delle meditazioni.


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