Noi crediamo che il nostro io sia realmente esistente come un
oggetto qualsiasi. Ma, a parte il fatto che anche gli oggetti più solidi non
sono che balletti di atomi, il nostro io è semplicemente uno stato della
coscienza. Certo, questo stato è legato ad un corpo, ma il corpo a sua volta è
una danza di elettroni, ben poco consistente e duraturo.
Quando ci
addormentiamo in un sonno senza sogni, dove va a finire il nostro io? E quando
muore anche il corpo? In realtà, quando non c'è una mente che lo pensa, l'io
semplicemente non c'è.
L'io o il sé è dunque
un concetto della mente, tant'è vero che uno schizofrenico, che ne ha due o
più, li ritiene tutti veri. E anche noi, quando sogniamo di essere qualcun
altro, lo riteniamo perfettamente reale.
Ma la sostanza dell'io
è quella di un'idea della mente - un'idea più o meno provvisoria e illusoria.
Questa constatazione
ci dice però anche qualcosa di positivo: se infatti l’io esiste in quanto è pensato
in un certo modo dalla mente, basta assumere un diverso stato della mente per
cambiarlo, per avere un altro io.
Ciò che la coscienza
ha montato, la coscienza può smontare.
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