Tanta fatica per scoprire chi siamo a
livello psicologico per poi comprendere che siamo comunque imprigionati in una
gabbia che non ci permette libertà di cambiamento. Se fosse davvero possibile
conoscerci completamente, senza lasciar fuori niente, ci scopriremmo del tutto determinati.
Ma, per fortuna, non è possibile. Non tutti i pezzi sono nelle nostre mani. Una
parte non è conoscibile, perché noi siamo interdipendenti.
Dunque è bene non potersi conoscere
completamente. La parte che resta inconoscibile è quella che ci permette di
cambiare. E, se non potessimo mai cambiare, saremmo semplici robot.
Tanti sforzi per conoscerci per poi
scoprire che è necessario lasciar perdere o trascendere quel piccolo io che avevamo
scoperto. La cosa conosciuta, la cosa inquadrata è una cosa morta.
Va dunque aggiornato il “conosci te
stesso”. Conosci che il tuo io è insufficiente e superalo.
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