Finalmente un ministro dell’istruzione,
Lorenzo Fioramonti, afferma che sarebbe meglio non mettere il crocefisso nelle
aule scolastiche, perché la scuola è laica.
Proteste dei vari clericali e fascisti,
che vogliono il crocefisso come simbolo dell’identità italiana (cattolica!) e
per contrastare l’avanzata dei musulmani. Ora, a parte il fatto che l’identità
italiana è anteriore alla nascita del cristianesimo, se si vogliono contrastare
gli islamici, il modo migliore per farlo è dichiarare che nella scuola italiana
non vanno messi simboli religiosi ed espellere gli insegnanti di qualsiasi religione.
Se invece permettiamo che i fanatici di
una religione mettano i loro simboli, un domani vorranno farlo anche gli altri.
La verità è che i fanatici del crocefisso (che è anche il simbolo di un
patibolo) vogliono usarlo come elemento di dominazione, di minaccia e di
indottrinamento. E, così, i vari clerico-fascisti, armati anche di rosari e di Vangeli,
invece di difendere il paese, lo predispongono a nuovi tipi di indottrinamento
religioso.
Chi è che difende l’identità italiana?
Ma lei pensa veramente che il ministro in questione (che potrebbe fare il pari con l'ostentazione del crocifisso da parte di Salvini) sia mosso da un principio di laicità dello stato? lei è un ottimista. Questo signore non fa altro che eseguire gli ordini di chi professa uno sradicamento culturale, politico, religioso e di genere di noi occidentali, per renderci docili schiavi consumatori a cui togliere tutti i diritti sociali conquistati (lavoro, scuola, sanità ecc). Se i clericali contrastassero davvero l'avanzata dei musulmani si opporrebbero all'immigrazione anzichè incoraggiarla.
RispondiEliminaSe in una classe a maggioranza musulmana qualcuno volesse appendere dei versetti del Corano o altro simbolo religioso islamico, noi che cosa gli risponderemmo? Che non si può perché la scuola è laica? Ma la nostra scuola non è laica, dato che abbiamo persino introdotto lezioni di cattolicesimo per meglio plagiare le giovani menti.
RispondiEliminaMeglio tener fuori dalla scuola tutti gli indottrinamenti religiosi.