È
più facile moltiplicare pani e pesci che rendere consapevole un uomo.
Eppure è proprio questo il prodigio
dell'illuminazione, allorché un uomo diventa per la prima volta consapevole di
essere... un frammento dell’energia universale. In quel momento non è soltanto
lui che diventa cosciente, ma l'intero universo che prende coscienza di se
stesso.
Si ripete il prodigio della creazione.
Non c’è differenza tra l’energia che
anima il cosmo e l’energia che anima l’individuo. È come per gli oggetti d’oro:
gli oggetti assumono forme diverse, ma sono tutti fatti della stessa sostanza. Un
anello o un bracciale sono oggetti differenti, ma, quando vengono fusi,
ritornano alla loro origine.
Anche gli uomini assumono forme e
caratteristiche diverse, Differiscono nel corpo e differiscono nella mente. Ma,
quando il corpo e la mente si dissolveranno, che cosa rimarrà di loro se non la
sostanza universale di cui sono fatti?
Noi siamo così presi dalle nostre
faccende personali che ci dimentichiamo di questa sostanza universale che ci
permea ed agiamo come persone separate. Ma possiamo svegliarci, anche adesso, dal
sogno delle differenze e scoprire di che tempra siamo fatti. Allora il mondo ci
appare sotto una luce nuova.
Finita l’apparenza del corpo, finite le
illusioni della mente, scopriamo il nucleo fondamentale che ci anima.
Finita l’apparenza del corpo, finite le
illusioni della mente, scopriamo il nucleo fondamentale che ci anima.
Questo nucleo è al di là dei desideri e
delle paure abituali, e al di là anche della coscienza duale, ed è fatto di
pura consapevolezza.
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