venerdì 4 ottobre 2019

Il bilancio del bene e del male


La vita è bella o è brutta? Ovviamente un po’ in un modo e un po’ nell’altro. Diciamo cinquanta e cinquanta – in media. Però qualcuno avrà più male e meno bene, e qualcun altro il contrario. Le percentuali individuali saranno dunque diverse: 60 e 40, 30 e 70, 80 e 20 e così via. Ma la conclusione è che nessuno avrà solo bene o solo male. Avremo un po’ di tutto.
Quello che non è possibile è eliminare o avere del tutto uno dei due estremi: solo bene o solo male. I due poli sono sempre in un rapporto dialettico e devono comunque tendere al 50 per cento.
Questo significa che, per quanto ci impegneremo a stare o a fare bene, non potremo evitare il suo contrario. Infatti bene e male sono solo due facce della stessa medaglia e quindi sono complementari. Anche se in apparenza si escludono reciprocamente, in pratica si sostengono a vicenda.
Non potremo fare il bene senza fare anche il male e viceversa. Lo riconosceva perfino san Paolo: “Quando voglio fare il bene, il male è accanto a me” (Lettera ai Romani, 7). Lui la chiama “la legge del peccato”. Ma non si tratta di “peccato”. Si tratta di una legge della fisica che si adatta anche al campo della morale: ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Così è stato fatto il mondo: fateci caso. Non appena fate qualcosa di buono o vi sentite bene, ecco che si abbatte su di voi il male o il malessere. Molti credono che, facendo del bene, eviteranno il male, e invece succede esattamente il contrario.
Questo non vuol dire che è meglio non far nulla. Ma che è necessario aver presente questa visione d’insieme e non illudersi che il bene possa vincere definitivamente sul male. Se fosse possibile, scomparirebbe anche il bene. Ma allora saremmo in un altro mondo, non in questo, che è dominato dal dualismo.
Qualche volta, il non fare nulla è meglio del far qualcosa. Se vi trovate in una situazione di benessere relativo, apprezzate e non cercate di forzare le cose. Il vostro benessere avrà una durata più lunga. Se invece forzate il bene o il benessere, aspettatevi una reazione negativa – su di voi o su chi vi circonda.

Abbassatevi, fatevi piccoli, siate come l’albero storto del taoismo che nessuno cercherà per farne legna.


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