lunedì 7 ottobre 2019

La religiosità di superficie


Perché ci sono così tante chiese nel mondo? Perché è più facile costruire un edificio esteriore che fare di sé un tempio del sacro. Eppure il luogo del sacro è proprio l’interiorità.
Così come è più facile fare un pellegrinaggio che compiere un percorso spirituale. Gli uomini cercano sempre la via più esteriore. Peccato che lo spirito abiti dentro e non negli oggetti.

Si potrebbe assimilare la Realtà Ultima a Dio? Sì, ma con alcune distinzioni: non sarebbe il Dio creatore cui siamo abituati. Un essere che sta in cielo a creare dal di fuori. Ma il nostro stesso spirito che fa tanta fatica ad evolversi, proprio perché sta dentro e non fuori.
Racconta una leggenda indù che un tempo gli uomini erano dei. Solo che si comportarono così male che Brahma decise di togliere loro la divinità. Ma dove nasconderla? Qualcuno propose di nasconderla nella profondità della terra. Ma si capì subito che gli uomini avrebbero potuto raggiungerla. Allora qualcun altro propose di nasconderla in fondo al mare. Ma anche lì non era al sicuro, perché gli uomini avrebbero potuto raggiungerla.
Infine Brahma trovò la soluzione. “Nascondiamola nelle profondità dell’animo umano, dove gli uomini non scenderanno mai.”
In effetti gli uomini la cercarono dappertutto, in terra, in mare e in cielo. E a pochi venne in mente di scavare dentro di sé.


Nessun commento:

Posta un commento