lunedì 23 settembre 2019

Trascendenza e trasgressione


Trascendenza e trasgressione sono strettamente imparentate. Indicano entrambe uno spirito che vuole uscire dai limiti convenzionali.
       Non saranno mai i piccoli bigotti, i pretini obbedienti, i monaci sottomessi o i Papi dogmatici ad ottenere l'illuminazione... o il "regno dei cieli".
       I grandi mistici o i fondatori di religioni furono tutti dei trasgressori - se non altro delle tradizioni precedenti. Ecco perché accanto a Gesù, sulla croce, c'erano due malfattori. Quel giorno, tre trasgressori furono messi a morte - secondo l'opinione corrente.
       Conoscete un grande mistico che non sia entrato in rotta di collisione con la religione di provenienza? Gesù non fu un grande trasgressore di alcune leggi della sua religione?
       Mentre il religioso di professione o il fideista è pur sempre un conformista che non ha il coraggio e la capacità di guardare oltre i limiti di ciò che gli è stato insegnato, il mistico spezza (e disprezza) le catene della tradizione, non si accontenta di conoscenze o di fedi di seconda mano, vuole sperimentare in prima persona e parla per autorità propria.
       D'altronde “Dio” – per chi ci crede - dovrebbe essere il creativo per eccellenza, non un grigio burocrate dello spirito. Ha inventato, ha creato ciò che prima non c’era: non ha seguito una tradizione.
       Pecca fortiter!” diceva sant’Agostino. Se proprio devi infrangere le regole, fai una cosa grossa. Sarai più vicino alla trascendenza di tanti ipocriti conformisti.


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