Diciamo
"una persona di cuore" per indicare qualcuno che è buono e generoso.
Ma non è il cuore che comanda i sentimenti, tant'è vero che il cuore può essere
sostituito senza che cambi la qualità dei sentimenti. Dunque, dovremmo dire,
anche in questo caso, "una persona di testa".
I sentimenti sono semplicemente prodotti
da una parte diversa del cervello. Ciò che conta è la mente, ossia la parte
immateriale del cervello, che governa sia la razionalità sia i sentimenti. È la
mente che bisogna addestrare.
A un individuo con la mente torpida o chiusa,
a un individuo inconsapevole non si possono neppure applicare le categorie di
buono o di cattivo. È come un animale o una macchina. Ma soprattutto non è in
grado avere una visione diversa della vita da quella che gli viene servita
dalla cultura circostante, dall’ambiente o dalla religione. Scriveva a questo
proposito Albert Einstein:
“Un essere umano è
parte di un tutto che chiamiamo universo, una parte limitata nel tempo e nello
spazio.
Sperimenta se stesso, i pensieri e le sensazioni come qualcosa di separato dal resto, in quella che è una specie di illusione ottica della coscienza.
Questa illusione è una sorte di prigione che ci limita ai nostri desideri personali e all'affetto per le poche persone che ci sono più vicine.
Il nostro compito è quello di liberarci da questa prigione, allargando in centri concentrici la nostra compassione per abbracciare tutte le creature viventi e tutta la natura nella sua bellezza”.
Sperimenta se stesso, i pensieri e le sensazioni come qualcosa di separato dal resto, in quella che è una specie di illusione ottica della coscienza.
Questa illusione è una sorte di prigione che ci limita ai nostri desideri personali e all'affetto per le poche persone che ci sono più vicine.
Il nostro compito è quello di liberarci da questa prigione, allargando in centri concentrici la nostra compassione per abbracciare tutte le creature viventi e tutta la natura nella sua bellezza”.
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