Noi abbiamo paura della morte perché la
riteniamo la fine della persona o una specie di rendiconto finale con punizioni
e premi. E invece dovremmo aver paura della vita, dato che il corpo e la mente
sono il vero peso. E, nel momento in cui ce ne libereremo, ci sentiremo
enormemente sollevati. Un sollievo che corrisponde alla liberazione.
Abbiamo paura che non rimanga nulla
della persona, della nostra identità terrena, come se proprio quella non fosse
il peso!
Sarà come lavare una stoffa con colori e
disegni che svaniscono nel nulla. Alla fine rimarrà la stoffa completamente
bianca: la pura consapevolezza.
Le cose temporanee e contingenti
spariscono. Ma restano le cose fondamentali.
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