venerdì 6 settembre 2019

La vita oltre la morte


Si può sempre discutere su che cosa sia la vita e che cosa la morte e su che cosa significhi essere vivo o essere morto. Di solito diciamo che uno è vivo finché respira; quando smette di respirare lo dichiariamo morto. "Qui" è la vita e "là" è la morte.
       Ma le cose non sono così semplici. Innanzitutto, vita e morte sono compenetrate e complementari, al punto che la morte inizia nel momento in cui incomincia la vita.  È dunque la vita che dà inizio alla morte o è la morte che apre un passaggio alla vita? E, quando muore la vita, perché diciamo che incomincia la morte? A rigor di logica, dovrebbe finire anche la morte. Quello che c'è dopo non è la morte: è qualcosa d'altro. Non è vita e non è morte: che cos'è?
       Una volta un tizio andò a trovare il Buddha tenendo un passero in mano e gli domandò: "Dimmi se questo passero che ho in mano è vivo o è morto". Il Buddha si alzò, si mise sulla porta della capanna in cui alloggiava e rispose: "Dimmi tu: sto entrando o sto uscendo?"
Insomma, non possiamo essere sicuri né della vita né della morte.


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