Medita
con e nel silenzio. Crea uno spazio di silenzio, prima di tutto nei tuoi
pensieri. È lo spazio che ti permette di osservare tutto e di osservare te
stesso senza preconcetti, senza divisioni, con distacco.
Esci
dal dualismo dei concetti (bene/male, amore/odio, principio/fine, io/altro, felicità/sofferenza,
prima/dopo, ecc.) proprio attraverso il silenzio. Che è lo scandalo della
nostra civiltà.
Se
vuoi dare scandalo, rimani con qualcuno senza parlare: è già una forma di
grande meditazione. Ma non so se te lo permetteranno. Se tutti stessimo in
silenzio, il mondo come lo conosciamo si dissolverebbe.
La
parola (con il pensiero sottostante) è ciò che ci modella il mondo in un modo
che potremmo definire artificiale.
La
parola-concetto, da mezzo di conoscenza e di comunicazione, diventa mezzo di
divisione e di interpretazione. Solo se smetti di parlare/pensare, ti accorgi
che il mondo è una proiezione della tua mente.
Dal
silenzio parte dunque ogni creazione. Se vuoi inventare qualcosa, se cerchi una
soluzione ai tuoi problemi, devi partire dal silenzio. Devi cioè far tabula
rasa dei precedenti pensieri che ti hanno portato a quel problema.
Meditare
in silenzio è ricreare e ricrearsi.
Infatti lo zen, per antonomasia, è il gatto animale molto silenzioso, da cui l'uomo dovrebbe imparare molto..
RispondiElimina