Viviamo
sempre nel paradosso: i pensieri e le parole ci travisano e ci nascondono la
realtà, così come i vestiti coprono e nascondono il corpo.
Ma
non abbiamo altri strumenti per conoscere. O, comunque, è la nostra mente che
deve compiere sforzi per capire. E, per farlo, per comprendere (cum-prehendere), dobbiamo allargare la
mente, facendola sempre più trasparente, fin quasi a dissolverla, in modo da
far trasparire ciò che sta sotto – il corpo nudo, la realtà, la Fonte.
Chi l'avrebbe mai detto che per conoscere dobbiamo farci trasparenti?
Cum prendere nell'articolo c'è un errore..
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