Se
volete che le cose vadano bene, bisogna che prima vadano male – da qui non si
sfugge. Ecco perché non c’è nessuna possibilità che il bene prevalga
definitivamente sul male: i due si spalleggiano a vicenda.
Dunque,
o si esce dall’intero complesso “bene/male” o si gira in eterno in un circolo
vizioso, senza capire nulla.
Questo
ci dice che è sbagliato identificare Dio [l’energia creatrice] con il solo bene. Ciò che ha creato il mondo ha
creato il bene/male nel suo insieme. Siamo noi che distinguiamo per ovvie
ragioni.
Ma
una mente che si è abituata a distinguere, a dividere e a contrapporre gli
opposti in tal modo, non può comprendere come è fatto il mondo.
Noi
applichiamo alla realtà schemi logici duali che sono insufficienti a capire.
D’altronde lo stesso è successo alla fisica newtoniana e cartesiana che non può
applicare al mondo delle particelle la stessa logica che è stata applicata al
moto dei pianeti e dei corpi solidi
Per
la fisica quantistica non esistono cose definite e separate, e anche l’osservatore
influisce sulla natura di ciò che osserva. Esiste un campo di possibilità su
cui incide proprio la mente che osserva. Si scopre così un mondo molto più
complicato e interconnesso dove non serve più la logica abituale.
Questo
per dire che, per avvicinarci alla vera natura delle cose, alla natura ultima, dobbiamo
trascendere la nostra piccola mente limitata con la sua logica e buttare a mare
l’intera nostra teologia aristotelica. Per avvicinarci alla trascendenza,
dobbiamo imparare a utilizzare una logica della trascendenza che sia in grado
di vedere l’interconnessione di tutti i fenomeni, la loro indeterminatezza e il
potere della mente che osserva.
Ho acquistato due dei suoi libri usciti ormai da tempo, anni addietro. "Le vie dello spirito" e "L'arte della serenità" Navigando in rete ho scoperto questo suo blog. La volevo ringraziare, perché mi aiuta nelle mie riflessioni. Grazie per le riflessioni che condivide. E le esterno la mia personale ammirazione.
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