giovedì 29 marzo 2018

Camminare come meditazione


Armonia tra mente e corpo.
A piedi andiamo più lentamente, ma vediamo più cose. Siamo nel paesaggio, che non è un semplice fondale, ma parte di noi.
Ci accorgiamo così che il nostro sé ha confini molto più ampi di quelli del corpo.
Siamo più del nostro corpo, osserviamo le variazioni del terreno e della mente.
Apparteniamo finalmente a noi stessi. È una forma di liberazione.
Ritmo naturale, commisurato alle nostre forze, non quello dei treni o degli aerei.
Chi cammina liberamente esprime se stesso, medita naturalmente e si scopre parte del tutto. Però deve rivolgere lo sguardo non solo dentro di sé, ma fondersi con ciò che lo circonda.
Dilata il proprio io all’infinito.

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