domenica 25 marzo 2018

L'anima in compatercipazione


Non bisogna pensare all’anima come a un nucleo, a un centro o a un’essenza, ma come a un processo, una linea o un’onda di svolgimento che non si arresta con la morte dell’individuo, perché non è del tutto individuale, perché è come una linea melodica su cui tanti possono portare variazioni.
Nessuno sa dove incominci un'anima e dove finisca. Ogni anima è connessa con tutte le altre. Non ci sono confini nell'universo.
I confini sono tutti artificiali.

Nessun commento:

Posta un commento