Quando
parliamo del nostro “io”, sembra che stiamo tutti i momenti a pensare chi siamo e che, se non ci pensiamo, lo
perdiamo. Ma non è affatto così. L’io è un pensiero come tanti altri. E può
anche non esserci. Tantissime azioni vengono compiute senza minimamente pensarci,
in assenza di io. In quei momenti, come nel sonno profondo, chi è che agisce? E
chi compie le azioni?
Evidentemente
un soggetto che non coincide con l’io che pensiamo, un Soggetto sconosciuto che
non coincide con l’ego, che non sa neppure come ci chiamiamo.
Ecco
perché è tempo che ci sentiamo più liberi e che smettiamo di credere che senza
io non possiamo vivere. È vero il contrario.
Senza
il piccolo ego, con tutti i suoi pregiudizi, le sue passioni e le sue paure, possiamo
vivere meglio.
Vero
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