Tutti
gli organismi hanno bisogno di un ambiente in cui vivere, da cui trarre
l’energia necessaria.. Noi per esempio abbiamo bisogno di ossigeno, di acqua e
di cibo. Ma nessuno in natura paga per questo. Non gli animali, non le piante.
Gli animali hanno bisogno di altre forme di vita, animali o vegetali. E le
piante hanno bisogno di nutrienti e di sole. Ma non pagano per questo: lo
traggono dall’ambiente. Tutt’al più devono compiere uno sforzo per procurarsi
le sostanze alimentari.
In
effetti, tutto ciò dovrebbe essere gratuito, o comunque pagato in termini di
acquisizione, di lavoro, di scambio e di cessione. Ma ecco che l’uomo crea una
società dove le cose fondamentali non sono più gratuite, né l’acqua, né il
cibo, né i combustibili, né le abitazioni. Qualcuno paga e qualcuno guadagna.
E, per pagare, bisogna lavorare. Dunque le cose fondamentali non sono più
gratis. E incomincia lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.
Il
pianeta e gli esseri viventi naturali non hanno bisogno di lavorare per
ottenere l’acqua, la luce, l’ossigeno e il cibo. Ma l’uomo sì. E, se non paga,
qualcuno può tagliarli la luce, l’acqua, il cibo o buttarlo fuori di casa.
Dovremmo
invece stabilire che tutto ciò che è necessario alla sopravvivenza del vivente sia
gratis, o almeno a carico della natura. Ma l’uomo si specializza, compie un
lavoro e a quel punto vuole essere ricompensato.
Non
è però difficile immaginare una società in cui si distingua tra bisogni primari
e bisogni secondari. E i primi dovrebbero essere gratis.
Forse
più avanti nel tempo…
Nessun commento:
Posta un commento