San Paolo ha dal matrimonio un’idea
squallidamente repressiva. “È meglio sposarsi che ardere.” Non parla né di
affetto di amore. Il matrimonio, per questo Padre fondatore della mentalità
cattolica serve solo a contenere l’impulso sessuale. Nient’altro. E che la
donna sia sottomessa al marito! “La moglie non è arbitra del proprio corpo, ma
lo è il marito…” “Perché la donna deriva dall’uomo.”
E poi le donne si lamentano di essere sempre
state trattate da schiave e oggi le suore si lamentano di fare semplicemente le
serve di preti, vescovi e cardinali!
Hanno semplicemente ciò che la loro religione
vuole che siano.
L’emancipazione delle donne non può che passare
dalla contestazione delle loro religioni paternalistiche e maschilistiche.
Nessun commento:
Posta un commento