In passato, avevamo discusso per anni
per applicare il principio maggioritario, perché ci permetteva di sapere con
chiarezza l’esito delle elezioni. Ora, ritornando al proporzionale, ritorniamo
indietro: non solo non si saprà chi governerà, ma si discuterà per mesi per
fare un governo di coalizione.
Così si faceva quando c’era il proporzionale:
estenuanti trattative per fare un governo e governi che duravano pochi mesi,
tanto che talvolta avevamo “governi balneari” che resistevano un’estate.
È la solita Italietta indecisa a tutto,
confusa ed estremamente debole. Dilaniata dal gioco delle fazioni. Purtroppo, l’ultima
occasione per fare un governo forte e stabile lo abbiamo perduto bocciando il
referendum e adesso per decenni ne pagheremo le conseguenze.
È inutile prendersela con l’Europa.
Dobbiamo prendercela con noi stessi. Con la nostra incapacità di essere uniti,
di vedere il bene nazionale e di far prevalere l’interesse della fazione su
quello pubblico. È la nostra imprevidenza.
Siamo noi che abbiamo incoscientemente
accumulato per anni il debito pubblico, siamo noi che stiamo ammucchiando
immigrati, siamo noi che abbiamo una vista corta, siamo noi che non sappiamo
organizzarci e siamo noi non abbiamo il senso dello Stato. Siamo noi che, pur
di non far vincere gli altri, azzoppiamo l’intero paese.
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