Il nostro senso dell’io cambia continuamente,
anche se sul momento non ce ne accorgiamo. Cambia giorno per giorno, lentamente,
ma implacabilmente, tanto che noi – che ci siamo dentro – non lo notiamo.
Se però ci confrontiamo con ciò che
eravamo decenni prima, nell’infanzia o nella giovinezza, riconosciamo che siamo
cambiati. Tante cose non sono più le stesse, e anche il senso della vita e di
noi stessi è diverso.
Noi siamo convinti che qualcosa di
identico sia rimasto… forse certi tratti del carattere, forse certe reazioni,
forse certi valori… forse certe illusioni…
Ma, se guardassimo più a fondo,
scopriremmo che, come il nostro corpo è ormai differente, così il nostro stesso
io è diventato qualcos’altro, e ciò che ci tiene legati al vecchio io sono i
ricordi e un certo attaccamento.
Quell’io antico non c’è più, deformato
in mille modi, da mille esperienze. L’identità non è immutabile e deve mutare, finché un giorno, senza
rendercene conto, sarà un’altra. E trapasseremo da uno stato all’altro.
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