Di solito, gli uomini pensano a Dio
come ad un Essere o ad una Persona divina, magari circondato da altre divinità.
Ma si può parlare anche di Divino – il Divino – senza concepirlo come un Ente
specifico e definito. (Già, il fatto di definirlo
lo limita.)
In altri termini si può concepirlo come
uno stato divino, senza inizio, senza fine, senza definizioni e senza limiti –
una conoscenza o una coscienza concentrata. Ed è chiaro che un tale stato divino è altro da Dio.
Non un individuo o una singolarità, ma
il Tutto diffuso; non un Creatore, ma la creazione, un processo eterno ed
evolutivo.
Questo stato divino è presente in ogni
ente e in ogni processo, e quindi è presente in ognuno di noi… E possiamo
percepirlo solo se siamo capaci di spogliarci, di trascenderci e di scendere
nel più profondo sé, la dove la consapevolezza è massimamente pura e
concentrata.
Incentrato nel nostro corpo, nella
nostra mente e nella nostra coscienza.
Siamo agli antipodi del Dio delle
mitologie religiose.
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