Se il Divino non è un Essere supremo, ma è esattamente il tuo
fondo o il tuo centro, è chiaro che non serve a niente adorarlo o pregarlo come
un idolo qualsiasi, ma scoprirlo dentro di te.
Detto altrimenti, il vero metodo per adorarlo è essere
autoconsapevoli, cioè essere consapevoli del proprio nucleo divino.
E, per essere il più possibile autoconsapevoli, è utile escludere
momentaneamente gli eventi esterni e i pensieri e mettersi a seguire il respiro
che ci conduce alla meta.
L’essere ha tre stati: lo stato di veglia, lo stato di sogno, lo
stato di sonno senza sogni e infine lo stato di autoconsapevolezza
indifferenziata.
Questo è il Sé ultimo, il Quarto Stato delle Upanishad.
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