Ci ripugna l’idea di essere creature
accidentali. Preferiamo credere di avere un destino, di essere importanti e di
avere uno scopo e un posto nel disegno universale.
Poi, un giorno, scopriamo di non
contare niente e ci vediamo come esseri transitori ed effimeri, come formiche o
api. Il mondo non dipende da noi. Il mondo va avanti tranquillamente anche
senza di noi.
Però non buttiamoci giù. Il fatto di
contare ben poco e di essere forse inutili è una grande occasione… di libertà.
Non abbiamo impegni, non abbiamo grandi responsabilità. Non dobbiamo salvare il
mondo, non dobbiamo fare grandi cose.
Possiamo essere più liberi di quanto
credevamo.
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