Nessuno di noi sa che cosa sia la
condizione d’illuminazione, altrimenti avremmo già risolto i nostri problemi.
Le parole e i concetti non possono definirla. Ma allora come arrivare ad
esperire ciò che non possiamo pensare?
Lo facciamo seguendo una via negativa
(o apofatica): “Questo non è perfetto… questo non è permanente… questo non è
indipendente… questo non è incondizionato… questo non è soddisfacente…”.
Scartiamo ad una ad una le varie
condizioni che troviamo insoddisfacenti, o che almeno non sono sempre
soddisfacenti. Se poi ci sono esperienze o momenti che troviamo soddisfacenti, ci
serviranno come modelli per aspirare ad uno stato più elevato.
Ma poiché non c’è niente che sia sempre soddisfacente, che sia immutabile,
già questa presa di coscienza ci dice che siamo sulla giusta via.
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