sabato 3 giugno 2017

Il Dio che si evolve

Se all’inizio ci fosse un Dio che fosse perfezione, potenza, eternità, conoscenza e coscienza infinita, perché mai dovrebbe diminuirsi per creare l’imperfezione, l’impotenza, la mortalità, l’ignoranza e l’incoscienza? Per il gusto di creare qualcosa di scadente? Potrebbe risparmiarsi la fatica.
Non sarebbe più logico pensare che un Dio del genere dovrebbe essere alla fine anziché all’inizio? In altri termini, anche lui crescerebbe a poco a poco.

A meno che tutto non sia che finzione, un gioco pirotecnico, uno spettacolo irreale, un sogno.

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