Sedere in
silenzio senza fare nulla, neppure pensare, può sembrare la cosa più facile del
mondo - ma non è così.
Innanzitutto devi restare immobile, e
questo il tuo corpo lo rifiuta: vuole muoversi, vuole spostarsi. Ma il problema
è comunque risolvibile.
E poi non fare nulla, proprio nulla,
nemmeno pensare, ricordare o fantasticare, questo la mente lo rifiuta ancora di
più. Ecco perché in genere si dà da ripetere un mantra o si segue il respiro -
sono metodi per concentrare l'attenzione almeno su qualcosa. Infatti, la mente
ha bisogno di lavorare, di avere un oggetto cui pensare; perfino quando dormi,
non smette di operare ed elabora sogni.
Ma, con l'esercizio e la buona volontà,
si possono comunque limitare i pensieri e le divagazioni. In particolare, per
brevi periodi (per esempio tra un pensiero e l'altro o quando si è stanchi), si
possono scoprire intervalli silenziosi, pause, buchi neri.
Ci sono varie occasioni in cui la mente
smette di produrre compulsivamente pensieri e si mette da parte a contemplare.
Per esempio, quando ammirate qualcosa di bello o di inusitato (un paesaggio,
una persona, un'opera d'arte, ecc.). In questi casi i pensieri si concentrano
su un unico oggetto e l'animo si riempie di meraviglia.
Ma per arrestare i corrosivi pensieri di sempre, si ricorre anche
al metodo contrario: muoversi di continuo, spostarsi di continuo. Ecco perché
si viaggia: si va alla ricerca di qualcosa che arresti i nostri pensieri e ci
riempia di luce.
Anche queste sono forme di meditazione inconscia, un mezzo per
liberarsi dal peso della mente.
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