Se fai due
passi per le strade della tua città, ti puoi rendere conto che quasi tutti
vanno in giro con la testa fra le nuvole; in altri termini non sono presenti
nel loro stesso camminare, sono tutti presi dai loro pensieri. Ma tu puoi utilizzare
la passeggiata come mezzo di meditazione.
Per prima
cosa sii consapevole di quanto sei assente dal presente, perché arzigogoli con
la mente, ritorni al passato o pensi a ciò che potrebbe accadere o a ciò che
vorresti che accadesse. La mente non è capace di rimanere nel momento presente,
qui e ora, e va continuamente altrove, nel passato o nel futuro, con la
conseguenza che corpo e mente sono scissi: mentre il corpo si muove qui, la
mente è altrove. Ecco un esempio di perfetta alienazione.
Tu renditi conto di tutto questo e
ripromettiti di rimanere nel presente almeno per la durata di quella
passeggiata. Ritorna coerente con te stesso, ri-sintonizza corpo e mente,
esercita la tua presenza mentale, osserva ciò che ti sta intorno. Sarà un
esercizio di terapia mentale, di sviluppo della consapevolezza: essere
consapevole del tuo essere qui e ora.
Per l'uomo moderno non è facile, perché
in lui la mente è ipersviluppata e lavora sempre in eccesso. Soltanto quando
fai il turista e passeggi in un luogo che non hai mai conosciuto, ti guardi
intorno con interesse; ed è per questo che molti amano il turismo: permette
loro di uscire per un po' dai pensieri ossessivi.
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