mercoledì 13 febbraio 2019

Meditare camminando


Se fai due passi per le strade della tua città, ti puoi rendere conto che quasi tutti vanno in giro con la testa fra le nuvole; in altri termini non sono presenti nel loro stesso camminare, sono tutti presi dai loro pensieri. Ma tu puoi utilizzare la passeggiata come mezzo di meditazione.
Per prima cosa sii consapevole di quanto sei assente dal presente, perché arzigogoli con la mente, ritorni al passato o pensi a ciò che potrebbe accadere o a ciò che vorresti che accadesse. La mente non è capace di rimanere nel momento presente, qui e ora, e va continuamente altrove, nel passato o nel futuro, con la conseguenza che corpo e mente sono scissi: mentre il corpo si muove qui, la mente è altrove. Ecco un esempio di perfetta alienazione.
       Tu renditi conto di tutto questo e ripromettiti di rimanere nel presente almeno per la durata di quella passeggiata. Ritorna coerente con te stesso, ri-sintonizza corpo e mente, esercita la tua presenza mentale, osserva ciò che ti sta intorno. Sarà un esercizio di terapia mentale, di sviluppo della consapevolezza: essere consapevole del tuo essere qui e ora.
       Per l'uomo moderno non è facile, perché in lui la mente è ipersviluppata e lavora sempre in eccesso. Soltanto quando fai il turista e passeggi in un luogo che non hai mai conosciuto, ti guardi intorno con interesse; ed è per questo che molti amano il turismo: permette loro di uscire per un po' dai pensieri ossessivi.

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