In genere chi è
squilibrato prima di una conversione, è squilibrato anche dopo. Così, da
secoli, la storia dei convertiti è sempre la stessa: prima si danno a ogni
genere di vizi, di violenze e di peccati, poi vedono la luce e si convertono di
colpo. Ma, poiché sono individui squilibrati, si danno a privazioni, austerità,
macerazioni, sacrifici, povertà, castità e preghiere ossessive, tutte
eccessive, e diventano fanatici sostenitori della loro religione. Insomma,
passano da un estremo all'altro. Non conoscono che cosa sia la via di mezzo,
l'equilibrio.
Le religioni sono fatte in gran parte da
questi pazzoidi.
Prendete
san Paolo: prima gran persecutore dei cristiani e poi seguace esaltato di un
uomo che non aveva nemmeno conosciuto. Insomma, fanatico prima e fanatico dopo.
Del resto, basta leggere i suoi scritti per rendersi conto che abbiamo a che
fare con un individuo che non sapeva cosa fosse l'equilibrio.
Un santo?
In ogni caso non un saggio.
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