Mentre l’Europa ci raccomanda di decidere una buona volta sul Tav,
Salvini e Di Maio raggiungono un accordo per “ridiscutere integralmente il
progetto”, il che significa che non si deciderà nulla. Ma non decidere nulla
equivale a bloccare tutto.
In parole povere,
Salvini ha ottenuto il suo salvacondotto a non essere processato sulla
questione Diciotti in cambio di un
blocco del Tav.
Uno scambio che ci dice tante cose sul modo di governare
di questi due partiti. Far finta di fare qualcosa per il bene del paese mentre si
fa di tutto per il bene elettorale dei rispettivi partiti.
È questa mancanza di senso etico e di senso
civico, è il disinteresse per il bene comune a favore del bene della propria
fazione politica e del proprio interesse personale a comandare, che contraddistingue
l’Italia non da anni ma da secoli. Ed è il motivo per cui, pur cambiando i partiti
al governo, la nostra decadenza non si arresta.
È l’ipocrisia, la doppiezza morale che troviamo
anche nella Chiesa cattolica. È il marchio di fabbrica della mentalità italica.
La decadenza italiana si riduce a una decadenza
etica.
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