Sappiamo tutti che le nostre strade e autostrade sono piene di
automobili e camion che rendono lenta la marcia e irrespirabile l’aria, e tutti
ripetiamo che occorrerebbe usare maggiormente i trasporti su ferrovia. Questa è
anche la logica del Tav, che dovrebbe spostare su ferrovia molti camion. Ma,
nella logica dei costi e dei ricavi, questo rappresenta un costo perché
corrisponde ad una minor entrata per lo Stato. Siamo dunque alla follia,
soprattutto per un Movimento che vorrebbe essere ecologico.
Seguendo questo ragionamento dovremmo chiudere anche tutte le
nostre metropolitane e rimettere tutti in strada a inquinare i nostri polmoni e
l’ambiente. A questi ingegneri non interessa nulla della nostra salute e della
salute del pianeta. Secondo loro, dovremmo usare più macchine e più camion!
Basta questo a capire che la loro analisi è del tutto sballata.
Ma per i Cinquestelle, che hanno assunto il blocco del Tav come
bandiera della loro volontà di non fare grandi opere, la logica e la
salvaguardia della natura e della salute non importano.
In compenso Di Maio incontra Parolin (segretario di Stato del
Papa), con il quale contratta la chiusura domenicale dei negozi. Sì, perché in
Italia dobbiamo prendere ordini dal Vaticano anche in questioni del genere.
Perché non chiede notizie di monsignor Nunzio Scarano, responsabile
dell’Apsa (Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, che possiede
migliaia di immobili di grande pregio e depositi in contanti per centinaia di
milioni di euro), appena condannato a due anni, per aver progettato di far
rientrare in Italia dalla Svizzera 20 milioni utilizzando un jet privato e per varie altre truffe contabili?
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