Nel
Buddhismo tibetano si parla dei “cinque veleni” o delle cinque passioni, che
sono l’attaccamento, l’ira-avversione, l’orgoglio (quindi l’egocentrismo),
l’ignoranza (la mancanza di chiarezza, l’illusione) e la gelosia-invidia. Ma si
parla anche delle cinque saggezze. Quali sono queste cinque saggezze? Gli stati
che nascono proprio dai cinque veleni. Per esempio, è dall’attaccamento che
nasce – se si sviluppa la consapevolezza – l’atteggiamento opposto della
compassione, dell’altruismo e dell’amore distaccato.
Ma resta il fatto che se non esistesse l’attaccamento, non
si potrebbe fare esperienza del suo contrario. In tal senso, gli opposti sono
del tutto complementari, e da ogni veleno nasce la possibilità di creare il suo
farmaco. Questo significa che, per raggiungere la saggezza, non si può
prescindere dalle esperienze degli stati ambivalenti e confusi, non si può
sperare di saltarli o di reprimerli. Sperimentare fino in fondo e diventare
consapevoli – questo è il percorso degli esseri umani.
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