mercoledì 26 settembre 2018

La religione del futuro


Sarà un bel giorno quello in cui l'umanità si libererà dell'idea di un Dio Persona, che ha creato l'uomo per giudicarlo. Dico che sarà un bel giorno perché vorrà dire che gli uomini avranno imparato a comportarsi bene senza bisogno di premi e di castighi ultraterreni, senza bisogno di Padroni eterni. Sì, perché, a questa idea primitiva del Dio-Padre-Padrone corrisponde quella della necessità del padrone terreno. Anzi, si può dire che l'idea del Padre-Padrone divino sia una conseguenza di quella del padre-padrone terreno - una convinzione che nasce dalla necessità dell'animale uomo di avere un capobranco. E questa necessità nasce a sua volta dal fatto che l'uomo non è autonomo, non è in grado di riflettere e di meditare, ed ha quindi sempre bisogno di qualcuno che lo guidi.
A quel punto gli uomini avranno imparato ad autogovernarsi. Diceva a questo proposito Albert Einstein: "La religione del futuro dovrà essere una religione cosmica, che trascenda il Dio personale ed eviti dogmi e teologie. Dovrà abbracciare la sfera naturale e quella spirituale, basandosi su un senso religioso che nasce dal sentire tutte le cose naturali e spirituali come un'unità carica di senso".
       Siamo a quel punto? Non mi pare. Le masse hanno ancora bisogno di qualcuno da idolatrare, e, quando non trovano qualche Dio immaginario, ecco che vanno a idolatrare qualche sua presunta incarnazione o qualche Papa fasullo o qualche divo dei nostri tempi. Tutto, pur di non usare la propria consapevolezza e la propria autodeterminazione.
Quando si dice che l’umanità è dominata dall’illusione, ci riferiamo proprio all’incapacità di uscire dal mito e di guardare oggettivamente la realtà. Che non è quella che ci viene raccontata.
Il cosmo non è stato creato da una mente perfetta, ma da una mente rozza, piena di evidenti limiti. E tutto è in evoluzione semplicemente perché all’inizio era fatto male.

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