martedì 18 settembre 2018

La meditazione dei tre tempi


La meditazione su passato, futuro e presente serve a cambiare il nostro modo di considerare il tempo e si svolge così. Si diviene consapevoli dei momenti in cui ci ricordiamo di qualcosa. Dove siamo? Nel passato? In realtà, ci ricordiamo di un evento passato, ma siamo comunque nel presente. Infatti il passato è passato e non può più essere ricuperato.
Poi diventiamo consapevoli dei momenti in cui pensiamo al futuro, per esempio perché speriamo, temiamo o progettiamo qualcosa. Dove siamo in quei momenti? In realtà, anche se pensiamo al futuro, siamo ancora nel presente. Il futuro in sé non c’è mai.
Che cosa concludiamo? Che esiste solo il presente. 
Ma che cos’è il presente? Possiamo afferrarlo? Non pare proprio: nel momento in cui lo afferriamo, è già passato.
In realtà non c’è modo di cogliere il tempo se non cercando di adagiarci in esso. Dobbiamo smettere di pensare al tempo. Più lo pensiamo, più ce ne allontaniamo. È come il cane che cerchi di afferrare la propria coda. Ma se il cane si fermasse e si sedesse, ecco che la coda sarebbe disponibile.
Questo esercizio ci aiuta a capire come ci troviamo sempre in balia di concetti, di prodotti della mente. Ma la realtà, la verità, sta altrove. Non quando la mente pensa, ma quando si ferma e lascia spazio alla percezione diretta, all’esperienza della cosa.


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