sabato 22 settembre 2018

Il silenzio mentale


Il dialogo interiore è il costante ronzio dei nostri pensieri, è l’instancabile ma defatigante chiacchiericcio mentale che esaurisce le nostre energie mentali e ci allontana dalla realtà. È come una lastra di vetro deformante tra noi e il mondo, tra noi e il nostro vero Sé. È come l’interferenza che in una radio ci impedisce di ascoltare una stazione trasmittente.
Ma non si tratta di un disturbo che venga dal di fuori. È un rumore che viene da noi stessi, dal nostro interno. Tant’è vero che, se anche ci allontaniamo da tutte le fonti esteriori di interferenza, non per questo ci troviamo in silenzio.
Trovare il silenzio interiore è un’altra cosa. Si tratta di far tacere la mente, con tutti i suoi pensieri, le sue immagini, le sue fantasie, i suoi racconti, i suoi ricordi, le sue previsioni, ecc. Ed è difficile. A questo servono la ripetizione di un mantra (per esempio “ah-hum” = io sono) o la concentrazione su un punto visivo (per esempio chiudendo gli occhi e osservando la nebula luminosa centrale)
La liberazione dalle chiacchiere interiori ci permette di percepire ciò che veramente siamo (il nostro vero Sé) al di là di ogni schermo mentale e di ogni idea che ce ne siamo fatti e ci dona una vista limpida e lungimirante che ci sarà utile sia nella vita di tutti i giorni sia nella vita spirituale.
Illuminazione è ascoltare e vedere chiaro.

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