Il dialogo interiore è il costante ronzio dei nostri
pensieri, è l’instancabile ma defatigante chiacchiericcio mentale che esaurisce
le nostre energie mentali e ci allontana dalla realtà. È come una lastra di
vetro deformante tra noi e il mondo, tra noi e il nostro vero Sé. È come
l’interferenza che in una radio ci impedisce di ascoltare una stazione
trasmittente.
Ma non si tratta di un disturbo che venga dal di
fuori. È un rumore che viene da noi stessi, dal nostro interno. Tant’è vero che,
se anche ci allontaniamo da tutte le fonti esteriori di interferenza, non per
questo ci troviamo in silenzio.
Trovare il silenzio interiore è un’altra cosa. Si
tratta di far tacere la mente, con tutti i suoi pensieri, le sue immagini, le
sue fantasie, i suoi racconti, i suoi ricordi, le sue previsioni, ecc. Ed è
difficile. A questo servono la ripetizione di un mantra (per esempio “ah-hum” =
io sono) o la concentrazione su un punto visivo (per esempio chiudendo gli
occhi e osservando la nebula luminosa centrale)
La liberazione dalle chiacchiere interiori ci permette
di percepire ciò che veramente siamo (il nostro vero Sé) al di là di ogni
schermo mentale e di ogni idea che ce ne siamo fatti e ci dona una vista
limpida e lungimirante che ci sarà utile sia nella vita di tutti i giorni sia
nella vita spirituale.
Illuminazione è ascoltare e vedere chiaro.
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