Chissà perché la nuova politica in Italia assomiglia
tanto alla vecchia. S’incomincia con il classico condono delle tasse,
denominato “pace fiscale”, cosa che hanno fatto tutti i governi precedenti. Un
provvedimento che cerca soldi e il cui messaggio è sempre: “Non pagate subito le
tasse, tanto arriverà un condono e ne pagherete solo una minima parte”. Dal che
si capisce si capisce perché in Italia l’evasione sia così alta.
I poveri contribuenti che hanno trattenute alla fonte
e che non possono evadere non saranno troppo contenti.
Poi si passa alla nomina del “nuovo” presidente Rai,
che è un ex dipendente di Mediaset. Il che significa che la Rai è ancora
condizionata da Berlusconi. Non una novità. Mediaset occupa un terzo delle
trasmissioni televisive ma ha due terzi dei proventi pubblicitari.
Quindi si arriva ai regali fatti alla Lega. Dopo aver
negato di non aver rubato i 50 milioni, la Lega accetta di pagare un rimborso
rateale. Ma il pagamento è dilazionato in 88 rate e in ottant’anni. Chi non lo
vorrebbe?
E infine ecco il Movimento Cinquestelle che si oppone
anche alle Olimpiadi invernali. Tutto come da copione. Niente di nuovo sotto il
sole italico.
Avanti a far debiti - un giorno qualcuno pagherà.
Avanti a far debiti - un giorno qualcuno pagherà.
Il fatto poi che Conte abbia il santino di padre Pio nel portafogli, che
Salvini giri col rosario e che Di Maio si faccia ritrarre a Messa, ci conferma
inequivocabilmente che siamo tra veraci italioti e che nulla avanza sotto il
profilo culturale.
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