Nel caos generale in cui vive oggi
l’Italia, forse non avevate notato che a togliere le castagne dal fuoco a
Salvini era stata la Cei, i vescovi italiani, i quali si erano assunti l’onere
di accogliere i migranti clandestini della nave Diciotti. Molto bene: la Chiesa
fa un favore all’estrema destra che si era trovata in difficoltà di fronte
all’ennesimo bluf di Salvini che voleva appioppare i negri a qualche altro
Stato. Nessuno si era fatto avanti. E allora è entrata in campo la Chiesa.
Carità cristiana o affinità elettiva con l’estrema destra?
Resta il fatto che cinquanta di questi
migranti, non appena trasferiti a Rocca di Papa, se la sono squagliata.
Dovevano essere tutti feriti, violentati e in fin di vita, ma si sono
dimostrati molto veloci a fuggire senza lasciar traccia di sé. Dove finiranno?
Alcuni cercheranno di oltrepassare clandestinamente le frontiere. Ma quelli che
non ci riusciranno o che ci saranno riportati indietro dai paesi confinanti,
saranno comunque a carico dello Stato italiano e bighelleranno nelle nostra
città senza far nulla o compiendo qualche crimine.
Una bella truffa dei nostri ineffabili
vescovi, non so se concordata o no con quel Salvini che non a caso va in giro
con rosari e Bibbie. Comunque, state tranquilli: pagheremo noi, non la Chiesa.
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