Anche
se siamo consapevoli dei “corsi e ricorsi” della storia, non ci saremmo mai
aspettati che a pochi anni dalla caduta del muro di Berlino, venissero
costruiti in Europa nuovi muri. Non è ancora spento l’eco di due guerre
mondiali, esistono ancora i testimoni di quelle tragedie, provocate dal nazionalismo, ed ecco che riprende forza il
sovranismo, la sua versione moderna. La stupidità umana, questa sì, è senza
confini. Abbiamo appena concluso uno straccio di unione europea, ed ecco che
molti vogliono scioglierla.
Chi
ha una certa età ha potuto vedere prima la nascita di movimenti per il
superamento dei nazionalismi ed ora il ribaltamento: si torna indietro. In
tutta Europa rinascono i nazionalismi, i
clerico-fascismi e perfino i nazismi. Come mai?
Purtroppo
esiste qualcosa nell’uomo che lo spinge a definirsi e a trovare la propria
identità contrapponendosi all’altro. “Questo è mio, questo sono io, questa è la
mia famiglia, questa è la mia patria, questa è la mia religione, ecc.” E chi
non rientra nella mia cerchia, è l’altro, l’estraneo, il diverso, il nemico.
I
confini territoriali sono prima di tutto confini mentali. Dallo spazio non si
vede nessun confine. È come se l’uomo cozzasse sempre contro il proprio limite,
quello che un Dio malvagio gli ha messo dentro perché non andasse troppo avanti.
Ma
quanto può andare avanti un motore che ha un blocco o un freno dentro di sé? Prima si
surriscalderà e poi scoppierà.
Resta
il fatto che la civiltà umana è a un bivio: o riesce a superare questo limite,
prendendone coscienza, o è destinata all’autodistruzione.
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