Se poi non si ha tempo per praticare in modo formale,
seduti, se non si vogliono o non si possono fare esercizi di concentrazione o
ripetizioni di mantra, se non si vuole seguire il respiro, ricordiamoci che
l’essenza della meditazione è la consapevolezza.
In qualunque posizione, in qualunque momento, in
qualunque occasione, ci si ricordi di essere consapevoli di ciò che ci succede
e del modo in cui reagiamo. “Mi sta capitando questo o quello, sto reagendo così,
sono qui e ora…”
Eccola vera sostanza della meditazione, quella che
manca alle religioni, quella che costituisce il nostro scopo nella vita. Essere
consapevoli, essere sempre di più consapevoli.
Non si tratta di credere o di pensare, non si tratta
di far filosofia, non si tratta di cose impossibili da fare. Si tratta di
essere consapevoli.
È attraverso di noi, attraverso la nostra
consapevolezza, che si realizza il fine dell’evoluzione universale. Dunque,
esercitiamoci sempre di più e meglio. Non ci sono scuse. Non può esserci
mancanza di tempo. Non dobbiamo aspettare l’ispirazione o la grazia divina. Si
può sempre essere consapevoli in qualsiasi circostanza. Tocca a noi.
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