mercoledì 1 agosto 2018

Lo sviluppo personale


Ciò che noi siamo, la nostra unicità, è il prodotto in realtà prima di una lunghissima catena di progenitori, poi di tutte le persone che ci hanno influenzato (genitori, insegnanti, sacerdoti, amici, ecc.) e infine di tutto ciò che abbiamo appreso (dai libri, dalla televisione, dal web, ecc.). Siamo in sostanza un collage, un mosaico di tante tessere. Ma noi chi siamo veramente? Tutti questi materiali devono essere sintetizzati, elaborati e interpretati, ed è in questo lavoro che si forma la nostra unicità. C’è dunque spazio per una trasformazione personale. E questo spazio sarà tanto maggiore quanto più agiremo consapevolmente su di esso. Un simile intervento consapevole noi lo chiamiamo meditazione.

Il grande merito dell’Oriente è di aver gettato le basi sia teoriche sia pratiche della meditazione. Nelle Upanisad, per esempio, si afferma che il punto più profondo del sé individuale coincide con il Sé universale; e nello yoga, nell’induismo e nel buddhismo sono presenti precise tecniche di meditazione. Ma, se queste sono le origini, oggi la meditazione viene praticata in tutto il mondo ed è diventata una tecnologia della coscienza che non ha più niente a che fare con le religioni di origine e che può entrare in qualunque cultura. Il suo scopo è raggiungere la pace interiore e una visione chiara della vita e del mondo, ed è quindi adatta a chiunque voglia sviluppare se stesso.



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