Consigliamo
in meditazione di fermare tutto e di mettersi in isolamento perché in tal modo
si annulla quell’ego che è in realtà il prodotto del condizionamento sociale.
Ovviamente la liberazione non avviene di colpo e subito, perché c’è la memoria,
l’abitudine, l’inconscio, ecc. Ma questa è la via: nella solitudine scompare
l’io sociale. E ci si ritrova con un io che non conosciamo
affatto e con enormi potenzialità che neanche ci immaginiamo.
È vero che nelle nostre società è quasi impossibile essere
soli. Perché siamo sempre circondati da una folla di estranei, conoscenti,
amici, parenti e mass-media. E anche quando siamo soli, ci portiamo dietro un
enorme bagaglio di pensieri, immagini e ricordi. Ma, alla fine dovremo deporre
tutto e fare i conti con questa solitudine primaria. In vita o in morte.
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