Mai come oggi ci sono
state tante guerre e tante migrazioni, con il risultato che masse umane si
spostano dai loro paesi, per lo più miserabili e governati da corrotte dittature,
verso altri paesi e in particolare verso l’Europa, considerata un’isola felice.
Ma l’Europa non è affatto felice. Qui sono tutti scontenti e cercano soluzioni
alle ingiustizie sociali e alla povertà, cercando di sovvertire l’ordine
attuale con l’elezione di partiti antidemocratici, pieni di idee bislacche su
come risolvere i problemi.
L’America è a sua
volta tormentata da immigrazioni e da un governo irrazionale e caotico che
vorrebbe riportare il paese all’antica grandezza, ma lo riporta solo a vecchie
formule fallite, come i dazi o l’isolazionismo. Come sempre il paese che domina
non è il più buono, ma il più violento.
Insomma il mondo è in
preda alla sua solita follia: guerre, epidemie, dittature, migrazioni bibliche,
ingiustizie, sfruttamento, schiavismo, differenze mostruose tra i pochi ricchi
e i tanti poveri. Tutti si agitano, tutti vorrebbero qualcosa di diverso, tutti
competono, tutti sono egoisti, tutti sono in crisi, tutti soffrono.
Come se non bastasse,
ecco gli sconvolgimenti climatici: le grandi ondate di calore o di freddo, gli
uragani, gli immancabili terremoti, lo scioglimento dei ghiacciai e dei poli,
il surriscaldamento dei mari. Ogni giorno c’è un’apocalisse diversa, per tutti
noi.
È difficile dire se è
il riscaldamento climatico che provoca le migrazioni dei popoli o se sono gli
uomini che, con i loro comportamenti dissennati, stanno provocando gli
sconvolgimenti del clima. Il fatto è che le due cose s’intrecciano, perché il
mondo è ormai sovrappopolato e non basta più a simili masse.
Noi siamo abituati a
pensare che l’ambiente esterno sia indipendente dal mondo interno. Ma non è
così. E non è neanche colpa solo degli uomini. La verità è che questo mondo è
nato sotto una cattiva stella, che può bruciarci in ogni istante. La gente
prega gli dei, ma gli dei sono a loro volta prodotti dalla mente umana. E così
il cerchio si chiude e non ci dà scampo.
Tutto è dominato da
una Volontà di riproduzione, di moltiplicazione e di espansione che non può non
portare a queste crisi apocalittiche e, alla fine, all’estinzione di una vita
che non sembra controllabile. Si dice che un tempo ci fu vita su Marte o su
altri pianeti. Ma non si dice perché si sia estinta.
La vita si estingue
perché gli esseri viventi non sono capaci di autocontrollo e di consapevolezza. La vita si estingue
perché gli esseri viventi non sono capaci di autocontrollo e di consapevolezza.
Basta esaminare le religioni per capire come il loro Dio sia sempre un Dio selvaggio,
senza morale e senza autocontrollo, un macellaio paranoico, un maniaco
sessuale. Come volete che possa salvarsi un mondo del genere? La vita si crea, ma poi si autodistrugge.
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