giovedì 16 agosto 2018

Sotto una cattiva stella (anzi sotto cinque)


Le sciagure, i disastri e le tragedie in questo paese non hanno mai fine. No, l’Italia non è nata sotto una buona stella. Non fa a tempo a crollare un ponte che arriva la nuova scossa di terremoto. E così via. Ma la sciagura peggiore resta aver portato al governo un partito che è contrario alle grandi opere. Come è evidente, c’è invece bisogno di nuove infrastrutture. Se qualche anno fa avessero fatto la Gronda, cui si è opposto il Movimento e Grillo in persona, ora i genovesi non sarebbero tanto disperati.
Adesso come faranno i Cinquestelle a gestire la ricostruzione del ponte crollato? Dovranno sottoporlo ad un’analisi costi-benefici? Quanti anni ci metteranno? Rinvieranno tutto come al solito? O Grillo verrà a dirci che questa è una decrescita felice?
Il ponte Morandi è crollato semplicemente perché negli ultimi decenni il traffico è aumentato a dismisura e ci sarebbe bisogno di nuove autostrade. Ma lo stile dei Cinquestelle, ben visibile a Roma, è non fare nulla.

2 commenti:

  1. Stai a vedere che ora il crollo del ponte è colpa dei 5s! Egregio Lamparelli la stimo e la seguo da anni, ma al mio paese c'è un detto "i cavalli si vedono all'arrivo" diamo a questi distruttori e odiatori il tempo di operare e poi giudichiamo. Certo che un Renzi, un Berlusconi o un Monti qualsiasi avrebbero fatto meglio!
    Ettore Stella.

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    1. La colpa del crollo non è dei Cinquestelle. Ma se non si ricostruirà nulla o ci si metterà vent'anni, la colpa sarà loro.

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